“No Ponte” (anormalità tipica italiana che preferisce i traghetti) – Sarà smart e green il nuovo ponte di Baltimora proposto da Carlo Ratti e Webuild.

Bisognerebbe spiegare a un "No Ponte" a cosa serve un ponte! Ecco:

Un ponte serve a creare un passaggio sicuro e continuo tra due punti separati da un ostacolo, come un fiume, una vallata, una strada o una ferrovia. Ecco alcune delle funzioni principali di un ponte:

  1. Trasporto e Mobilità: Permettono il passaggio di veicoli, treni, biciclette e pedoni, migliorando la connettività e riducendo i tempi di viaggio.

  2. Commercio e Economia: Facilitano il trasporto di merci e servizi, contribuendo allo sviluppo economico delle aree collegate.

  3. Accesso ai Servizi: Consentono l’accesso a scuole, ospedali, negozi e altri servizi essenziali, specialmente in aree rurali o isolate.

  4. Sicurezza: Forniscono un percorso sicuro al di sopra di ostacoli pericolosi come fiumi in piena o strade trafficate.

  5. Collegamento di Comunità: Uniscono comunità separate, favorendo l’interazione sociale e culturale.

  6. Infrastruttura Critica: Possono far parte di reti infrastrutturali più ampie, come autostrade e ferrovie, essenziali per il funzionamento di un paese.

I ponti sono quindi fondamentali per migliorare la qualità della vita e sostenere lo sviluppo socio-economico.

La società Webuild è leader del consorzio che costruirà il Ponte sullo Stretto di Messina

Sarà smart e green il nuovo ponte di Baltimora proposto da Carlo Ratti e Webuild

Con un progetto pro bono firmato da Carlo Ratti Associati CRA, la società di costruzioni Webuild si è fatta avanti per la ricostruzione del Francis Scott Key Bridge, il ponte di Baltimora nel Maryland crollato lo scorso 26 marzo in seguito ad un incidente. 

La proposta immagina una struttura efficiente e sicura, capace di adattarsi nel tempo al mutare delle esigenze e dotata di tutte le componenti necessarie per catalogarlo come un innovativo Ponte “smart”.

Perchè scegliere un ponte strallato 

Il crollo del ponte di Baltimora ha avuto un impatto importante sul traffico della zona, essendo un punto nevralgico per il collegamento tra il porto della città e l’Oceano Atlantico. Il progetto immaginato da Carlo Ratti Associati ha un design strallato per migliorare la sicurezza, l’adattabilità e la sostenibilità. La collaborazione dell’ingegnere Michel Virlogeux, metterà a disposizione tutta l’esperienza maturata dal tecnico nelle sue realizzazioni precedenti come il Ponte Vasco de Gama a Lisbona o come il Millau Viaduc in Francia, il ponte ponte più alto al mondo.  La campata sarà aumentata ad una luce di 700 metri, mentre il franco navigabile, lo spazio che una nave può occupare per passare sotto al ponte, sarà di 65 metri. Il posizionamento dei piloni in acque molto più basse li allontanerà dal canale di navigazione, impedendo che un evento come quello di marzo si verifichi nuovamente.

Smart e predittivo

Basandosi sulla ricerca del progetto “Good Vibrations” del MIT Senseable City Lab di Carlo Ratti, il progetto del Ponte di Baltimora include funzionalità intelligenti per consentire la gestione sicura del traffico, e garantire tecniche di manutenzione predittiva. La scelta di un design strallato riduce al minimo il carbonio incorporato, migliorando l’uso dei materiali. Il progetto include i pannelli fotovoltaici per aumentare l’efficienza ed elimina la necessità di creare isole artificiali per i piloni, preservando l’ecosistema del fiume. 
Fonte: Rinnovabili

Share this Post

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*