Le risorse per il ponte sullo Stretto si troveranno

Le risorse per Ponte sullo Stretto si ritroveranno e saranno “più di un semplice segnale”

Così come i fondi per le città chiesti a gran voce dai sindaci preoccupati per il massiccio taglio ai progetti del Pui e il fiato per le periferie, le iniziative per l’inclusione e la riqualificazione urbana. Anche se “dovranno essere valutati, per comprenderne appieno l’impatto”. Lo assicura in un’intervista al “Sole 24 Ore” Galeazzo Bignami, Vice Ministro delle Infrastrutture. “Quello che finora è mancato, e che invece è stato costruito in questi 10 mesi – dice – è una strategia unitaria su infrastrutture e mobilità per l’Italia: tutte le opere devono essere collegate in una visione, dal ponte sul limitato alle opere più piccole. Lo faremo nel connesso”. A proposito di Ponte, l’austerità rivendicata da Giorgetti non porterà alla rinuncia al collegamento tra Calabria e Sicilia: “Assolutamente no e anzi su questo daremo più di un semplice segnale. L’anno prossimo vogliamo partire con la realizzazione dei primi interventi sul progetto esecutivo. D’altronde il ponte è un’opera che si finanzia da sola: basti pensare che un’indagine della Regione Sicilia stima in 6 miliardi l’anno i costi dell’insularità di quel territorio”. “Il ministero – prosegue Bignami – è riuscito a sbloccare opere di grande impatto come, ad esempio, il sottopasso ferroviario di Firenze e l’Alta Velocità Salerno Reggio Calabria in zona Pnrr. Ma poi ci sono interventi meno visibili, importanti per le comunità locali e sospesi da anni, come la Guinza, un tunnel inattivo da vent’anni che completerà il collegamento tra Fano e Grosseto e per il quale abbiamo stanziato circa cento milioni di euro . Oppure la Pedemontana piemontese, ferma da oltre 10 anni, sbloccata all’inizio di questo mese”.

Quanto ai progetti per le città cancellate dal Pnrr:
“Il governo ha dato ampie rassicurazioni ai Comuni sul rifinanziamento di questi progetti ma è chiaro che, trattandosi di debito pubblico, credo sia importante essere più che certi del loro effettivo impatto. E quindi sarà bene verificarne l’impatto. Non voglio togliere nulla alla qualità dei singoli progetti, ma ricordo che qualche tempo fa si parlò di un prestito di quasi 200.000 euro su un progetto, ‘Un giro di briscola’, realizzato nel modenese con Fondi Pnrr”. Passando al tema alluvione, i sindaci e il presidente Bonaccini lamentano la mancanza di risorse: “In realtà le risposte dei primi due decreti sono state per lo più concordate con la Regione e con le istituzioni locali. Abbiamo stanziato 4,5 miliardi per l’alluvione e abbiamo già versato diverse decine di milioni di euro a favore della zona. Proprio oggi (ieri) Figliuolo ha firmato la commessa da quasi 300 milioni di euro per lavori urgenti”, conclude Bignami.

Fonte: Italy24

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