“Indietro non si torna” – Salvini incontra il colosso americano che collabora con la società Stretto di Messina –

Punto della situazione in previsione del via ai lavori

24 gennaio 2024 – Un nuovo capitolo si apre nel collegamento tra Calabria e Sicilia, un’epoca in cui il legame stabile tra le due regioni diventerà una realtà tangibile. Questa visione è stata enfatizzata dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, durante un incontro con i rappresentanti di Parsons Group, un leader nel settore delle soluzioni digitali nei mercati della difesa, della sicurezza e delle infrastrutture.

L’incontro, svoltosi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), ha rappresentato un momento cruciale per valutare lo stato attuale della situazione in vista dell’imminente inizio dei lavori nei mesi a venire.

Parsons Group ha stipulato un contratto con la Società Stretto di Messina, incaricandosi di fornire assistenza tecnica, amministrativa, gestionale e ambientale necessaria per la verifica e il controllo durante le fasi di progettazione, realizzazione e monitoraggio del Ponte e delle relative opere mitigatrici e compensative.

Nonostante la scadenza tecnica del precedente contratto nel 2012, l’attuale governo ha autorizzato la Società Stretto di Messina a concludere atti preliminari a titolo gratuito per adeguare la progettazione del Ponte, in attesa di un nuovo accordo. Dopo l’approvazione del progetto definitivo aggiornato, è previsto un atto aggiuntivo al contratto originario per adattare le modalità di svolgimento della consulenza. Pierre Santoni, presidente delle Infrastrutture per l’Europa, Medio Oriente e Africa, era anch’egli presente nella delegazione di Parsons Group.

Salvini ha sottolineato che il Ponte sarà un’opera “di portata mondiale, la più significativa e ambiziosa di tutta Europa”. Un’infrastruttura destinata a lasciare un’impronta indelebile nella storia delle connessioni europee.

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1 Comment

  1. Senza alcun dubbio il ponte rappresenterà un capitolo unico dell’intero meridione d’Itale senza il quale si si potrebbe essere rischio di una recessione dalla quale non si tornerebbe più in dietro. Da li nascerà sullo stretto un area metropolitana e anche l’aeroporto di Reggio sarà costretto ad espandersi in quanto servirebbe anche Messina e provincia che per gran parte si serve a Catania.
    Ciò snellirebbe il traffico aereo del catanese che in estate è pletorico.
    Il turismo in quella zona sarà di sicuro il fiore all’occhiello di due città che per ora sono in enorme difficoltà, ormai se non decedute, ma economicamente morenti.

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