Angelo Bonelli, dov’eri in quegli anni? Decennio di Tagli alla Sanità Italiana.

Le disparità infrastrutturali tra Nord e Sud: una riflessione su 40 anni di sviluppo

In 40 anni al Centro e al Nord hanno fatto di tutto: alta velocità, autostrade a 4 corsie, raddoppi autostradali e ferroviari, aeroporti, e magari una, due, tre, quattro e cinque metropolitane sotto il sedere! Facile parlare, no? Ma di cosa sta parlando? Sicuramente gli italiani del Centro e del Nord comprenderanno, vivendo in regioni dove queste infrastrutture sono realtà quotidiane."

Decenni di Tagli alla Sanità

Il governo Meloni ha annunciato un incremento dei fondi destinati alla sanità per i prossimi anni. Secondo le dichiarazioni ufficiali, il Fondo Sanitario Nazionale (FSN) raggiungerà 136,5 miliardi di euro nel 2025, con una spesa pro capite di 2.317 euro

Confronto con gli anni precedenti:

  • 2019: Prima della pandemia, il FSN ammontava a circa 115 miliardi di euro.

  • 2020-2022: Durante la crisi sanitaria, il fondo è aumentato, oscillando tra 122 e 127 miliardi di euro, includendo le spese per i vaccini

  • 2023: Il FSN è stato fissato a 134,1 miliardi di euro

  • 2024: È previsto un incremento a 136,5 miliardi di euro

Negli ultimi dieci anni, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano ha vissuto un drastico ridimensionamento a causa dei tagli al finanziamento pubblico. Questo processo ha avuto inizio con il governo Monti nel 2012 e si è protratto fino agli anni recenti, interessando diversi esecutivi. Di seguito, analizziamo i principali interventi che hanno segnato il settore sanitario, ponendo una domanda provocatoria: dov’erano i leader e gli esponenti politici, come Angelo Bonelli, durante questi cruciali anni di tagli?

I Tagli dei Governi dal 2012 al 2019

  1. Governo Monti (2012-2013):
    Durante il governo tecnico guidato da Mario Monti, la sanità ha subito una mancata erogazione di 8 miliardi di euro. Questi fondi, promessi al settore, non sono mai stati resi disponibili, inaugurando un periodo di austerità per il SSN.

  2. Governo Letta (2013-2014):
    Con la legge di bilancio del 2014, il governo Letta ha tagliato ulteriori 8,4 miliardi di euro. Questo intervento ha comportato una riduzione significativa nella capacità di investimento del sistema sanitario.

  3. Governo Renzi (2014-2016):
    Il triennio 2015-2017 ha visto una riduzione record di 16,6 miliardi di euro. Sebbene i fondi fossero stati programmati, non sono stati effettivamente stanziati, lasciando il SSN in una situazione di forte difficoltà.

  4. Governo Gentiloni (2016-2018):
    Nel 2018, la legge di bilancio ha sancito un ulteriore mancato stanziamento di 3,3 miliardi di euro, aggravando ulteriormente la situazione del sistema sanitario.

  5. Governo Conte (2018-2019):
    Il governo Conte ha operato tagli meno consistenti, pari a 0,6 miliardi di euro nel 2019, ma la situazione finanziaria del SSN era già compromessa dai precedenti interventi.

Tasso di disoccupazione in Italia: il livello più basso degli ultimi 17 anni nel 2024

Negli ultimi dieci anni, il tasso di disoccupazione in Italia ha mostrato un andamento decrescente, passando da livelli elevati a una significativa riduzione nel 2024.

2014-2015: Il tasso di disoccupazione ha raggiunto i suoi picchi, superando il 12%, a causa della crisi economica globale che ha colpito duramente l’Italia.

2016-2019: Si è osservata una graduale diminuzione della disoccupazione, scendendo sotto il 10% entro il 2019, grazie a una lenta ripresa economica e a politiche del lavoro mirate.

2020: La pandemia di COVID-19 ha interrotto questa tendenza positiva, causando un temporaneo aumento della disoccupazione a causa delle restrizioni e della contrazione economica.

2021-2023: Con la ripresa delle attività economiche e l’implementazione di misure di sostegno, il tasso di disoccupazione è tornato a diminuire, stabilizzandosi intorno al 7,5% nel 2023.

2024: I dati più recenti indicano un ulteriore calo della disoccupazione. A settembre 2024, il tasso di disoccupazione è stato del 6,1%, il livello più basso degli ultimi 17 anni.

Questa tendenza positiva riflette una ripresa economica sostenuta e l’efficacia delle politiche del lavoro adottate negli ultimi anni.
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