A Baltimora rifaranno il secondo Ponte mentre per la Sicilia e Calabria dopo 50 anni i quesiti principali sono gli espropri e se ci passano le navi sotto il Ponte. Ci passano, ci passano!
Webuild si Offre di Ricostruire il Ponte Crollato a Baltimora: Opportunità e Innovazione
Webuild, la società internazionale di costruzioni, si è offerta di ricostruire il ponte crollato a Baltimora in seguito all’incidente avvenuto lo scorso marzo. L’azienda, in collaborazione con la sua controllata statunitense Lane, ha presentato un progetto pro bono per ricostruire il Francis Scott Key Bridge, vitale collegamento tra il porto della città e l’Oceano Atlantico. Nell’incidente, causato da una nave cargo che aveva perso il controllo, sei operai persero la vita.
Il nuovo progetto, illustrato dall’amministratore delegato Pietro Salini, prevede un ponte strallato che ridefinirà l’ingresso al porto storico di Baltimora. Sarà caratterizzato da un franco navigabile di 213 piedi (65 metri), superiore a quello del ponte crollato, e da una campata di 2.300 piedi (700 metri), con piloni principali posizionati in acque più profonde e lontani dal canale di navigazione. Queste misure garantiranno la sicurezza della navigazione, permettendo a Baltimora di rimanere un importante scalo internazionale negli anni a venire.
Oltre alla sicurezza, il progetto punta su funzionalità innovative e sostenibili. La carreggiata sarà ampliata con una corsia in più per senso di marcia e corsie di emergenza più larghe, per rispondere ai crescenti livelli di traffico. Funzionalità smart come la gestione intelligente del traffico e la manutenzione predittiva aggiungeranno un ulteriore livello di sicurezza. Inoltre, saranno utilizzati materiali sostenibili per preservare l’ecosistema del fiume Patapsco.
Webuild ha collaborato con l’architetto Carlo Ratti, professore del Massachusetts Institute of Technology (MIT), e l’ingegnere strutturista francese Michel Virlogeux per la progettazione di questo ponte innovativo. La proposta, sottoposta alle autorità competenti, è stata descritta dall’azienda come un segno di solidarietà e vicinanza agli Stati Uniti, dove Webuild ha una presenza storica.
Il mercato ha accolto positivamente questa iniziativa: il titolo Webuild ha guadagnato lo 0,87% a 2,33 euro nella seduta del 3 maggio. Secondo gli analisti, questa proposta rappresenta un’opportunità significativa per Webuild di espandere il suo business negli Stati Uniti. Banca Akros ha mantenuto una raccomandazione “accumulate” sul titolo con un target price di 3 euro, mentre Equita Sim, con una raccomandazione “buy”, sottolinea che il progetto potrebbe consentire a Webuild di rafforzare la propria posizione nel mercato statunitense.
Con un solido track-record e una leadership nel settore delle costruzioni, Webuild si presenta come un candidato ideale per la ricostruzione del ponte di Baltimora, un’opera fondamentale che unisce innovazione, sicurezza e sostenibilità.
Fonte: Milanofinanza