La giravolta del Sindaco Basile eletto dai “Si Ponte” a Messina, diventa “No Ponte” come Bonelli e il Pd.
È difficile da credere, ma è accaduto. Cateno De Luca e il suo stretto collaboratore, Federico Basile, attuale sindaco di Messina, hanno improvvisamente cambiato rotta, adottando posizioni “No Ponte”, imitando le forze di sinistra nella loro opposizione alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Solo pochi giorni fa, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha sottolineato quanto fosse paradossale che proprio italiani e meridionali si opponessero a un’opera che potrebbe portare notevoli benefici al Sud e all’intero paese.
È sconcertante che De Luca e Basile, due figure politiche di spicco in Sicilia, siano ora dalla parte di coloro che dicono “no” al ponte, adottando un atteggiamento retrogrado e ideologicamente motivato. Questo è preoccupante perché, come sindaci, dovrebbero rappresentare gli interessi delle loro comunità, che beneficerebbero significativamente dalla costruzione del ponte. Inoltre, entrambi avevano precedentemente sostenuto con forza il progetto, partecipando a manifestazioni pro-ponte e persino organizzandole. È quindi sorprendente vederli ora opporsi a un’iniziativa che avevano sempre appoggiato.
Il cambiamento di posizione sembra motivato più dal desiderio di ottenere consensi in vista delle prossime elezioni europee che da un’analisi approfondita dei vantaggi e degli svantaggi del progetto. Questa mossa politica opportunistica non solo rischia di allontanare i sostenitori del ponte, ma appare anche incoerente rispetto alle dichiarazioni precedenti e al mandato elettorale ricevuto dai cittadini di Messina.
Federico Basile ha dichiarato che la città è stata “bloccata” sul tema del ponte per vent’anni, ma questa affermazione non riflette la realtà dei fatti. Messina ha sofferto per la mancanza del ponte, non a causa della sua presenza. I politici che si sono opposti alla sua costruzione hanno promesso alternative che non sono mai state realizzate, lasciando la città in uno stato di degrado e isolamento. Se Basile vuole mantenere coerenza con le posizioni che ha sempre sostenuto, dovrebbe ritirarsi dalla sua carica e candidarsi come “No Ponte”, lasciando che gli elettori decidano di nuovo.